Il manifatturiero di Pavia chiude il 2020 ancora in forte contrazione nell’export (-20,4%) e l’intero anno registra una caduta particolarmente pesante, la peggiore tra le province lombarde con un -15,7% che in valore equivale a 644 milioni di euro di fatturato estero perso. I livelli produttivi industriali si riducono del -10%. Tra i settori più rilevanti dell’export pavese, il sistema moda (-47,2% nel 2020, con un crollo ingente nell’ultimo trimestre) incide per quasi la metà sulla diminuzione annua del territorio, ma anche meccanica (-18,9%), metalli (-22,6%), prodotti petroliferi (-47,4%) e in misura minore la chimica (-9,9%) pesano in negativo. Alimentare (+14,5%), farmaceutica (+7,1%) e anche gomma-plastica (+1,1%) aumentano invece le vendite estere. 

Nel mercato del lavoro si registrano 9 mila occupati in meno nel 2020 rispetto al 2019 (più del doppio della flessione registrata nel 2010, anno di picco della precedente crisi), con una variazione percentuale ampia pari a -3,7%. In parallelo diminuisce la disoccupazione (-4 mila unità, tasso al 5,4% comunque più alto della media lombarda), riflettendo un aumento cospicuo degli scoraggiati (+13 mila inattivi). Il ricorso alla CIG si attesta a febbraio 2021 ancora su livelli mensili elevati (500 mila ore), ma minimi dallo scoppio della pandemia (5,9 milioni il record di aprile 2020).

Con l’introduzione delle nuove restrizioni dal primo marzo 2021, la mobilità totale delle persone torna appena sotto i livelli pre-Covid (-2%), mentre in Lombardia il calo è più netto (-8%). I movimenti verso i luoghi di lavoro restano invece intorno al -20 (-30% circa in Lombardia).

Produzione manifatturiera

Export

Peso dei settori sul totale export manifatturiero (2020): alimentare 11,7%, moda 9,4%, legno 1,4%, prodotti petroliferi 2,5%, chimica 13,3%, farmaceutica 18,7%, gomma/plastica 5,8%, metalli 8,9%, elettronica 1,5%, app. elettrici 3,1%, meccanica 20,4%, automotive 1,7%, altro 1,6%.

Mercato del lavoro

 
 
Seleziona il testo per condividerlo