Costruita e rinnovata a cavallo di tre generazioni, la Brustia Alfameccanica Srl è una realtà che ha portato e sta portando la vocazione tipica del distretto del pavese in tutto il mondo: nata nel 1958 a Vigevano, oggi è leader nel settore meccanico calzaturiero con la sua produzione di inchiodatacchi, fissatacchi, garbasperoni e formapunte.
«Mio papà, sia quando ha fondato l’azienda sia durante tutto il suo sviluppo, è sempre stato affiancato dalla mamma», racconta Maria Vittoria Brustia. Ed è stato proprio questo, spiega, il connubio vincente, che ancora oggi è la ricetta di un successo.
Lei e sua nipote Vittoria si sentono il «front office» di una realtà che ha un indispensabile «back office» maschile: «Senza i nostri fratelli e le altre persone che sviluppano idee e progetti non saremmo mai arrivati dove siamo ora. Ad oggi, in qualunque posto del mondo dove si fanno scarpe, noi e le nostre macchine ci siamo». All’inizio, ai tempi del nonno e con il boom economico degli anni Sessanta, furono Stati Uniti, Argentina e Spagna i primi mercati di espansione, oggi circa il 70% della produzione è destinata all’esportazione tra Cina, Giappone, Corea, Vietnam, Indonesia, Turchia.
Maria Vittoria, che non ama prendersi troppo sul serio, si affida ad una boutade: «Dietro grandi donne ci sono sempre grandi uomini». E così, creatività e intuito femminili hanno bisogno di incontrare praticità e manualità per diventare sviluppo: «Io e Vittoria siamo quelle che tengono i contatti con i mercati, poi però serve chi dia vita alle nostre idee. E per questo ci sono i nostri fratelli e il resto del personale aziendale». Quattordici dipendenti che fanno un gran lavoro in team. Certo, si concede Vittoria, «noi donne siamo proverbialmente multitasking rispetto agli uomini, riusciamo quasi sempre a conciliare tante attività diverse e questo ci rende molto competitive. Quando vedo mio marito che, rispondendo al cellulare, smette di camminare perché non riesce a portare avanti due attività nello stesso momento rido sempre».