“C’è una responsabilità sociale dell’impresa che passa dalla formazione e dalla valorizzazione dei territori”.
Lo dice Paolo Fedegari, 56 anni, a capo della Fedegari Autoclavi, l’azienda fondata negli anni Cinquanta a Pavia dal padre Fortunato e dallo zio Gianpiero.
Il suo modello di formazione all’interno dell’azienda attinge ai ricordi di famiglia. “Mio padre Fortunato è l’esempio classico di un piccolo artigiano, cresciuto in una famiglia modesta, al lavoro già a 14 anni. Dopo il lavoro frequentava le scuole serali volute da Vittorio Necchi. È lì che ha imparato tanto e da quei corsi ha attinto le conoscenze per creare la sua impresa. Alla scuola Necchi mio padre ha fatto propria anche un’importante ideologia: improntare la propria azienda sulle persone, sulla loro valorizzazione e sulla meritocrazia. Perché sono le persone il cuore della nostra azienda e sono loro che fanno crescere il territorio”.
Era un’Italia diversa e una Pavia vivace e fortemente industrializzata, ma l’idea che l’industria possa fare formazione anche oggi parte da quel ricordo.
“Noi non abbiamo certo la forza della Necchi di allora - spiega- ma sentiamo questa responsabilità sociale, più si va avanti con gli anni e più si capisce che far crescere un’impresa non significa solo raggiungere gli obiettivi ed aumentare il fatturato, ma anche creare valore umano”.