Il conflitto armato tra Russia e Ucraina imprime nuove tensioni sui prezzi di energia e di materie prime e trasmette incertezza al quadro economico attuale. In aggiunta a ciò, la vulnerabilità del tessuto lodigiano lato export con la Russia è la più ridotta a livello lombardo (0,4% del totale vendite estere, ossia 16 milioni di euro), ma con esposizioni settoriali maggiori rispetto alla media aggregata per meccanica (1,1%) e chimica (0,7%). La chimica lodigiana emerge anche per forte dipendenza lato import (3,2% l’incidenza della Russia sul totale, circa tre volte la media regionale e a confronto con una percentuale dello 0,3% del totale economia).

Ricordiamo che nel 2021 il canale estero è stato traino fondamentale del veloce recupero dei livelli pre Covid della provincia: 3,9 miliardi di euro l’export record realizzato lo scorso anno nonostante la pandemia (+7,2% rispetto al 2019), a dimostrazione del forte percorso di apertura internazionale in corso. Questo quadro di ripresa trova coerenza nei dati del mercato del lavoro: dopo la crescita occupazionale marginale registrata anche nel 2020 all’apice della pandemia, nel 2021 c’è stato un ulteriore aumento di quasi 4 mila occupati, +4,1% sopra al pre Covid. Il tasso di occupazione ha così raggiunto quota 68,0%, il livello più alto tra tutte le provincie lombarde, e, in parallelo, il tasso di disoccupazione è diminuito al 5,3% (sotto la media lombarda al 5,9%).

FOCUS RUSSIA-LODI: EXPORT E IMPORT

Nota: 16,2 mln euro export Lodi verso la Russia nel 2021 (2,2 miliardi Lombardia)

Nota: 20,9 mln euro import Lodi dalla Russia nel 2021 (1,6 miliardi Lombardia)

MERCATO DEL LAVORO

 
 
Seleziona il testo per condividerlo