Non c’è dubbio che negli ultimi mesi il mondo abbia affrontato grandi difficoltà, con l’improvvisa scomparsa di una “normalità” che non sembrava possibile mettere in discussione in modo così profondo. La pandemia ha causato sofferenze, contrazione economica, una profonda crisi che resterà con noi per lungo tempo e che ha messo in luce in modo impietoso le contraddizioni del nostro sistema, le sue diseguaglianze e conflitti.
Scenari che richiedono una profonda riflessione e l’impegno da parte di ognuno di noi – individui, comunità, istituzioni, aziende – a riesaminare il proprio ruolo, la propria capacità di generare valore e i propri obiettivi.
"Dietro alla pandemia ci sono le altre sfide che daranno forma al nostro futuro: quella del cambiamento climatico e dell’impatto delle attività umane in generale sull’ambiente, che rompe gli equilibri degli ecosistemi naturali; le sfide dell’urbanizzazione e dello sviluppo economico e umano; la debolezza che hanno rivelato avere infrastrutture, servizi, sistemi che credevamo più resilienti"
Recentemente il nostro CEO Chuck Robbins ha spiegato come l’azienda abbia accelerato, negli ultimi mesi, un percorso di trasformazione iniziato da diversi anni, incentrato sull’impegno a sviluppare e rendere disponibili le tecnologie capaci di fare della Rete lo strumento incredibile che è oggi: ha cambiato il modo di vivere, lavorare, comunicare di miliardi di persone e che ha dato il suo meglio in questi ultimi mesi di emergenza supportando l’enorme aumento nell’uso di servizi digitali, collaborazione online, didattica da remoto, e-commerce, telemedicina, e aiutando aziende, istituzioni e persone a reagire e a fare un salto – anche un po’ forzato – che le ha portate ad abbracciare in modo più deciso la digitalizzazione.