Come nasce il progetto “Nel tempo di una storia”?
Ho raccolto l’invito delle imprese che fanno parte di Assolombarda e Museimpresa a raccontare il patrimonio che i loro musei e archivi aziendali custodiscono.
Il compito mio e del mio team, tramite il progetto editoriale What Italy Is, sarà realizzare un viaggio attraverso i musei e gli archivi d’impresa italiani e raccontare ciò che c’è di bello e di interessante al loro interno. Il tutto utilizzando un linguaggio specifico, che faccia leva sul registro narrativo tipico dei social media e sfrutti al meglio il potere che immagini e video hanno oggi nella comunicazione 3.0. Il nostro obiettivo, infatti, è avvicinare quanto più un pubblico nuovo al mondo della cultura d’impresa e all’enorme patrimonio e valori che i musei e gli archivi d’impresa custodiscono.
Cosa raccontano i musei e gli archivi delle imprese italiane?
I musei e gli archivi delle imprese italiane – e sono certo che lo confermerò tra un anno, quando concluderemo il progetto – contengono infinite storie straordinarie di donne e di uomini, ma soprattutto della società e del nostro Paese.
L’obiettivo mio e del team di What Italy is sarà mettere in luce questa unicità, questo incredibile patrimonio, raccontando le storie legate a specifici oggetti e ricordi che appartengono oggi soprattutto alla mia generazione, la quale ha avuto modo di viverli e conservali nella propria memoria personale. Mi riferisco a quella trasformazione che l’industria italiana ha vissuto a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta e che ha portato a un'esplosione dell’invenzione e della produzione di oggetti di design – oggi iconici – e delle campagne di advertising. Riferimenti culturali che appartengono alla mia infanzia, ma anche a quella di tantissime persone collegate sui social media e non solo. Sono oggi parte della cultura anche delle nuove generazioni, che, attraverso i ricordi dei genitori e dei nonni, hanno fatto proprio un mondo non vissuto personalmente, ma che appartiene al loro DNA valoriale.
Indubbiamente la nostra ricerca, che andrà sviluppandosi attraverso il racconto dei musei e degli archivi d’impresa, metterà in luce il “bello” e il “curioso”. Ciò che è “molto piccolo” o “molto grande”, “molto colorato” o “in bianco e nero”. Tutto ciò che è curiosità e che attrae il nostro interesse, catturando l’attenzione del pubblico passando in primis per un piano estetico per poi successivamente approfondire il racconto delle testimonianze di donne e uomini del passato che hanno scritto la storia della società italiana.
Perché la scelta delle storie Instagram per raccontare “Nel tempo di una storia”?
Instagram e altri social media sono il mio strumento di lavoro quotidiano da oltre dieci anni. Essi da sempre rappresentano per me una sfida: trasferire un messaggio carico di contenuto, superando l’estetica tout court.
In questo caso il messaggio è duplice: trasmettere un'identità – che è quella a cui tengo, quella italiana – e incuriosire le persone, trasferendo loro un'ispirazione per scoprire il patrimonio d’impresa che la loro città o quelle vicine custodiscono nei musei e negli archivi aziendali del territorio.
Instagram, quindi, è lo strumento per raggiungere tale obiettivo. Uno strumento che conosco approfondimentamente, dove quotidianamente svolgo la mia attività lavorativa come fotografo e direttore creativo, e che utilizzo per poter ispirare e non semplicemente per intrattenere le persone.
In una parola, cos’è la cultura d’impresa?
Per me la cultura d’impresa è un insieme di visioni che si sono concretizzate e che hanno influenzato e cambiato la società.