C’è una foto nel quartier generale della Fruit Control. Ritrae l’ingegner Felice Bonomi, padre fondatore dell’azienda ma soprattutto pioniere nella conservazione della frutta con un sistema ad atmosfere controllate, e quindi senza l’uso di alcun prodotto chimico, da lui inventato e brevettato alle fine degli anni Cinquanta. L’ingegner Bonomi avrebbe poi passato la mano nel 1985, lasciando ai suoi dipendenti brevetti, azienda e l’intero bagaglio delle sue scoperte, sperimentazioni e know-how nell’allungare la vita della frutta in modo totalmente naturale.Così è nata la FCE (Fruit Control Equipments, naturale prosegumento della Bonomi System), uno dei leader mondiali nella progettazione di macchinari e sistemi per la “catena del freddo”.
Cinquanta paesi nel mondo oggi usano la tecnologia introdotta dall’azienda: impianti sofisticati ad atmosfera controllata, assorbitori di CO2, generatori di azoto, sistemi di controllo di ossigeno e anidride carbonica gestiti attraverso i software creati nell’headquarter di Locate Triulzi.
“FCE è una PMI ad alta specializzazione in un settore ancora di nicchia in cui a produrre queste tecnologie sono non più di dieci aziende in tutto il mondo”, informa Luca Buglia, professione agronomo, in azienda dal 1991 ed export manager della Fruit Control. L’obiettivo? “Fornire tecnologia e una rete di supporto ai grandi produttori frutticoli per allungare la vita dei prodotti e conservarli secondo le richieste del mercato mantenendo intatte naturalmente, senza rischi e additivi chimici le qualità fisiche, nutrizionali e organolettiche”.