Nel primo trimestre 2021 il rimbalzo su base annua della produzione manifatturiera di Pavia è del +3,3%, un incremento assai più contenuto della media lombarda che registra un +8,7% rispetto allo stesso trimestre del 2020. Si conferma, quindi, per la provincia un recupero più lento rispetto alla media regionale dopo la fine del lockdown della primavera scorsa. Anche nel confronto con il primo trimestre 2019, ossia con il periodo prima dell’avvento della pandemia, il manifatturiero pavese mostra un ampio gap di attività, pari al -6,1% contro una media lombarda del -2,3%.

Con riferimento al mercato del lavoro giovanile, l’effetto della pandemia è molteplice. Da un lato, nel 2020 il tasso di occupazione 15-24anni scende a Pavia al 23,8% (dal 26,7% nel 2019), pur rimanendo sopra al 21,6% medio lombardo e, quindi, delineando una strutturale maggiore partecipazione dei giovani pavesi al mercato del lavoro. Al contempo, nella fascia 15-24 anni scende il tasso di disoccupazione, al 17,7% dal 18,7% nel 2019, evidenziando un significativo ‘effetto scoraggiamento’ e quindi una aumentata sfiducia anche dei più giovani nel mercato del lavoro. 

Nel quadro più recente, a marzo 2021 le ore di cassa integrazione autorizzate aumentano a 2,8 milioni, il livello più elevato da maggio 2020, ma nel complesso dei primi tre mesi del 2021 il monteore è stabile rispetto all’ultimo trimestre del 2020. È possibile che la crescita del mese di marzo sia connessa ad una contabilizzazione ritardata di parte delle richieste di gennaio e febbraio e che sia indotta dalla proroga di 12 settimane della cassa Covid gratuita disposta dalla legge di Bilancio 2021, nell’attesa dell’ulteriore allungamento da parte del Governo.

PRODUZIONE MANIFATTURIERA

MERCATO DEL LAVORO

 
 
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