C’è una transizione silenziosa che corre accanto a quella, più visibile, delle rinnovabili: è quella dell’efficienza energetica. Meno spettacolare dei parchi fotovoltaici o delle pale eoliche, ma altrettanto decisiva per ridurre i consumi e rendere competitivo il sistema produttivo italiano. Secondo il 14° Rapporto Enea, nel 2024 l’Italia ha centrato il 90% del target intermedio del Piano nazionale energia e clima (Pniec), risparmiando 4,5 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio: abbastanza per alimentare oltre quattro milioni di abitazioni.
A trainare il risultato sono stati soprattutto i bonus edilizi e gli incentivi per la riqualificazione energetica, che da soli hanno generato oltre 2,4 Mtep di risparmi. Il SuperEcobonus, pur ridimensionato, continua a pesare, ma crescono anche il Bonus Casa (+112%) e l’Ecobonus (+10%). In totale, gli interventi conclusi al 31 dicembre 2024 hanno coinvolto quasi 447 mila edifici, attivando investimenti per più di 107 miliardi di euro e generando risparmi annuali pari a 49,5 TWh di energia. Numeri che testimoniano come la sostenibilità sia diventata anche un motore economico.
Accanto all’edilizia, il Conto Termico mostra performance record, con oltre 120 mila richieste e 345 milioni di euro di incentivi erogati. Gli interventi hanno consentito di evitare 285 mila tonnellate di CO₂ e di risparmiare 100 ktep di energia finale. Più contenuto, invece, il contributo dei certificati bianchi, in calo del 42% sul 2023, ma comunque superiori agli obiettivi fissati dal Pniec.
L’efficienza energetica si afferma anche come leva industriale. Nel 2024, 569 imprese hanno caricato su Audit102 – il portale Enea dedicato alle diagnosi energetiche – oltre 850 audit, con un incremento del 14% rispetto all’anno precedente. Gli interventi di efficientamento hanno garantito risparmi per 76,9 ktep l’anno di energia primaria, segno che le imprese stanno progressivamente incorporando l’efficienza nei propri modelli di produzione.
A contribuire al risultato nazionale anche le politiche di mobilità sostenibile, che nel 2024 hanno generato risparmi per 0,43 Mtep, con una crescita del 7%. Il Marebonus e il Ferrobonus restano strumenti centrali per spostare quote di trasporto merci verso modelli meno energivori.
Per il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, “l’efficienza energetica non è solo un obiettivo ambientale, ma una condizione per la competitività del Paese”. Parole condivise da Francesca Mariotti, presidente Enea, secondo cui “l’efficienza è il motore di un cambiamento capace di coniugare sostenibilità e innovazione”.
Se la decarbonizzazione è la meta, l’efficienza è la strada maestra per arrivarci: un percorso fatto di tecnologia, formazione e consapevolezza, in cui le imprese italiane stanno dimostrando di saper fare la differenza.
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