Assolombarda e la sostenibilità

di Francesco Ferrara

La sostenibilità, intesa come capacità di un’organizzazione di svilupparsi assicurando il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri, è ormai un concetto pervasivo, centrale nella strategia delle imprese. Le norme e la regolazione a livello europeo, le richieste dei clienti e lungo le catene di fornitura e soprattutto la finanza (banche, gestori di fondi e assicurazioni) stanno facendo pressione perché le imprese avviino un percorso di trasformazione verso la sostenibilità a ritmi sempre più sostenuti e in tempi definiti.

 

Assolombarda ha avviato nel corso del 2021 una serie di iniziative per rafforzare, organizzare e comunicare le proprie attività riconducibili alla sostenibilità e quindi all’ambiente e al clima, sociali e di governo e gestione ((Environmental, Social e Governance, o “ESG”). Come PwC abbiamo accompagnato questo percorso culminato con la redazione e pubblicazione di tre documenti: il piano di sostenibilità, sintetizzato nel manifesto, e il primo di bilancio di sostenibilità dell'associazione riferito all’esercizio 2022.

Assolombarda ha inquadrato, all’interno di un piano organico, le iniziative già in essere su temi ambientali, sociali e di governo, integrandole con nuove iniziative da avviare nel futuro. Le direttrici strategiche identificate sono state la comunità e il territorio, la valorizzazione delle persone, la creazione e diffusione di un ambiente lavorativo sicuro e inclusivo, la riduzione dell’impronta sull’ambiente e la promozione di una governance etica e responsabile. Considerata la sua natura di organizzazione articolata su più funzioni e territori, ma anche di soggetto che tutela gli interessi delle associate e ne stimola e aiuta lo sviluppo, Assolombarda ha articolato il piano su due dimensioni: quella interna alla associazione, focalizzata sulle persone e sulla struttura, e quella esterna di stimolo e servizio per le imprese associate e territori.

 

La definizione di un piano consente di mantenere le iniziative all’interno di un flusso controllato e coerente, di evitare di disperdere risorse su iniziative tattiche e di breve respiro e di essere esempio tangibile per le associate che possono trovare nel piano della associazione spunti e idee coerenti con le loro specificità. Naturale corollario al piano è la redazione del piano di sostenibilità, che redatto annualmente potesse dare conto delle metriche e dei risultati raggiunti in accordo con gli standard di riferimento in Europa, i GRI. Un processo di questo tipo prevede diverse sfide, tra le quali la principale è legata al coinvolgimento delle persone, delle funzioni e della direzione, alla definizione in un gruppo di governo e coordinamento del progetto. La sponsorship della direzione in particolare è centrale per il successo dell’iniziativa e per la sua efficacia, all’interno e verso gli stakeholders esterni. L’iniziativa di Assolombarda si realizza in un momento particolare da un punto di vista normativo.

Con l’arrivo delle norme sulla sostenibilità in Europa, in particolare la direttiva CSRD, Corporate Sustainability Reporting Directive, approvata a fine 2022 relativa al bilancio di sostenibilità che diventerà obbligatorio per molte aziende italiane a partire dall’esercizio 2025, molte imprese dovranno confrontarsi con un percorso simile a quello avviato da Assolombarda. Dovranno affrontare le sfide e le difficoltà legate ad un percorso per molti aspetti nuovo, nei contenuti, negli impatti organizzativi, nei rapporti con clienti, fornitori e dipendenti. Credo sia importante cogliere l’opportunità di questo cambiamento per ripensare i propri modelli e le strategie in un’ottica di sostenibilità; limitarsi ad un esercizio di pura compliance potrebbe essere un’occasione mancata per crescere e, in alcuni casi, per dare un futuro alla propria azienda. Non perdiamo questa occasione.