La Brambati Spa è nata nel 1945, primo dopoguerra, per rispondere con degli impianti moderni ed efficienti ad un bisogno che gli italiani avevano quasi dimenticato, negli anni della seconda guerra mondiale: il cibo, fatto dal pane, dai dolci, dalla pasta e dal caffè, quello vero. La società – fondata dal nonno Francesco Brambati che aveva fatto esperienza in alcune aziende meccaniche – oggi è protagonista nell’impiantistica industriale per la produzione di alimenti e particolarmente nelle industrie dolciarie, biscottifici, panifici, pastifici, baby-food e torrefazione del caffè.
“Siamo partiti distribuendo i nostri macchinari in Italia – spiega Andrea Brambati, Ad della omonima società – poi abbiamo gradualmente conquistato gran parte dei paesi europei e alla fine siamo arrivati anche negli Usa, senza dimenticare che, da qualche anno, esportiamo anche nei paesi produttori di caffè, come il Brasile, il Vietnam e non solo”.
Tecnologia e innovazioni sono il biglietto da visita della vostra azienda, come siete riusciti a tenere il passo, anzi ad arrivare un passo avanti agli altri?
“E’ il nostro modello industriale a richiedere aggiornamenti costanti e un adeguamento intelligente ai materiali da utilizzare. Rispondiamo di fatto alle esigenze del cliente che ci propone materiali sempre nuovi. Spesso le novità nascono proprio dalla collaborazione coi nostri clienti e coi produttori di alimenti, anche se la collaborazione con le Università è importante per lavorare sull’automazione industriale. La meccanica è diventata meccatronica e l’azienda si è votata all’automazione, offrendo un servizio chiavi in mano, compresa l’assistenza”.
Come ha vissuto l’azienda la necessità di garantire sostenibilità ai propri processi?
“Nel 2009 inizia il percorso verso una sostenibilità ambientale più attenta. La società ha iniziato a percepire l’importanza di ridurre il proprio impatto e quello della sua filiera sull’ambiente, di rendere i processi sostenibili, di sensibilizzare i dipendenti e formarli al meglio per gestire le risorse a disposizione. Nasce l’esigenza di rendere la filiera produttiva e la catena del valore nella quale operiamo più sostenibile. In questa visione, ogni attore della catena è chiave per la realizzazione di un obiettivo di sostenibilità a 360°: persone, ambiente e impresa coesistono e collaborano per creare un valore maggiore per la società. Vorrei chiarire che Brambati SpA si è impegnata a fornire prodotti di massima qualità nel rispetto dei migliori principi di sostenibilità e tutela ambientale. Per garantire questo risultato ci siamo dotati di un sistema di gestione qualità integrato (SGQI), ci gioviamo anche di un Codice Etico che descrive i principi a cui facciamo riferimento. La società ispira il proprio operato ai principi dello “sviluppo sostenibile”, riconoscendo all’ambiente un’importanza fondamentale nel processo di valorizzazione e sviluppo economico e sociale del territorio. Dal 2020 realizziamo il Bilancio di sostenibilità e poi abbiamo realizzato un impianto fotovoltaico da 200 kilowatt che copre il 67% di fabbisogno energetico aziendale. Abbiamo sposato una strategia di eco design per risolvere alcuni problemi tecnici, anche nella preparazione della tostatura del caffè. Da parte nostra c’è poi un’attenzione particolare nell’uso dei materiali, grazie anche alla collaborazione coi produttori impegnati a promuovere una catena di fornitura responsabile e rispettosa dell’ambiente”.
C’è un percorso di sostenibilità che interessa i vostri dipendenti?
“Puntiamo sulla formazione a 360 gradi, anche perché lavoriamo con molti paesi del mondo e l’aggiornamento su sostenibilità e digitalizzazione è essenziale”, conclude Andrea Brambati.
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