Si è svolta venerdì 13 settembre nella sede della Camera di commercio di Brescia la prima tappa 5° Forum regionale per lo sviluppo sostenibile, organizzato dalla Regione Lombardia in collaborazione con le più importanti realtà economiche e gli stakeholder del territorio.
All’evento hanno partecipato gli assessori regionali Giorgio Maione (Ambiente e Clima) e Guido Guidesi (Sviluppo economico). Tema chiave della manifestazione la transizione circolare, declinata dal punto di vista dell’impresa e del lavoro.
«Brescia è terra di impresa – ha dichiarato in apertura dei lavori Maione – é il cuore dell’economia europea. Non potevamo far altro che partire da qui per lanciare un messaggio chiaro: non esiste sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica e sociale». «L’economia circolare, l’innovazione e la ricerca sono le chiavi per continuare a crescere e per farlo in modo sostenibile – ha aggiunto l’assessore – la Lombardia ha tutti gli indicatori sopra la media europea, dalla raccolta differenziata al recupero di materia ed energia, e questo è possibile solo grazie ai comportamenti virtuosi di imprese e cittadini. Il mondo intero guarda alla Lombardia come modello di sviluppo sostenibile. Lo scorso anno abbiamo siglato con mondo economico e associativo il protocollo lombardo sulla sostenibilità. Quest’anno abbiamo scelto di andare sui territori per scrivere insieme il percorso».
Traguardi da raggiungere e verifica dei risultati sulla strada della transizione ecologica. Autostrade per l’Italia ha pubblicato il 'Climate Transition Plan 2024' che definisce strategie, obiettivi e azioni concrete per ridurre le emissioni climalteranti e adattare le infrastrutture ai fenomeni climatici estremi.
«L'impegno climatico – afferma Piergiorgio Peluso, CFO del Gruppo - non è una generica dichiarazione d'intenti, ma un elemento centrale nella strategia delle aziende. Oggigiorno, le aziende vengono valutate sulla base del loro impegno per il clima, non solo dagli stakeholder ma anche dall'opinione pubblica. Per questo, è fondamentale esplicitare ciò che si intende fare per mitigare gli impatti del climate change rendicontando in modo trasparente e analitico quanto si è fatto. Con questo documento, Aspi conferma il proprio impegno e l’assunzione di responsabilità nel rendere le proprie infrastrutture resilienti e sempre più efficienti dal punto di vista energetico. Ognuno di noi ha un ruolo da svolgere nel contrastare il cambiamento climatico».
I principali indicatori climatici e i progressi raggiunti saranno aggiornati e riportati annualmente nei Report di Sostenibilità e nella Relazione Finanziaria Annuale integrata di Gruppo. Il Piano sarà aggiornato in linea con gli indirizzi strategici e l’assetto del Gruppo, con una frequenza almeno quinquennale, e si basa su tre driver: ambizione, azioni lungo tutta la catena del valore e rendicontazione.
Finanza e sostenibilità sono le due tematiche che Elmec Informatica, azienda di Brunello (VA) che da più di 50 anni sviluppa servizi IT per l’impresa, insieme ad ANDAF - Associazione Nazionale Direttori Amministrativi e Finanziari affronteranno nel corso dell’evento 'Finanza & Sostenibilità: sfide e opportunità per le imprese'.
L’appuntamento è per mercoledì 25 settembre dalle ore 16.30 presso il Campus Elmec (Via Pret 1, Brunello - VA). L’occasione consentirà ai tanti esperti del settore presenti di confrontarsi sulle nuove strategie capaci di trasformare l’economia circolare e le nuove Direttive Europee SFDR e CSRD in un vantaggio competitivo per l’impresa. A moderare la tavola rotonda dal titolo “ESG - Carbon Net Zero 2050: le azioni concrete che business e finanza fanno e la misurazione della loro efficacia ed efficienza nel bilancio” sarà Silvana Toppi, Group Head of Digital Administration Finance & Control A2A e consentirà ai partecipanti di scoprire come integrare i nuovi modelli di business con la sostenibilità.
Nel corso dell’evento Marco Crespi, Responsabile dell’Area Finanza e Credito Confindustria Varese, presenterà 'Focus Investimenti In Sostenibilità E E.S.G.', un’indagine sugli investimenti delle imprese varesine.
Bergamo fa un nuovo importante passo verso la decarbonizzazione. Grazie all’accordo per il recupero del calore generato dal termovalorizzatore Rea Dalmine, A2A ha potuto ampliare la rete del teleriscaldamento del capoluogo orobico senza dover utilizzare combustibili fossili.
Dal prossimo autunno, A2A Calore e Servizi potrà infatti portare calore pulito in città, riscaldando fino a 11mila appartamenti in più, grazie al calore di scarto dell’impianto Rea Dalmine. Il progetto, avviato nel 2019, è arrivato alla conclusione ed è stato presentato ieri, a Dalmine, dal Presidente di Rea Dalmine, Marco Sperandio e dall’Amministratore delegato di A2A Renato Mazzoncini, alla presenza dell’assessore regionale all’Ambiente e al Clima Giorgio Maione, della sindaca di Bergamo Elena Carnevali, del sindaco di Dalmine Francesco Bramani e del consigliere delegato della Provincia di Bergamo Gianfranco Masper.
Sperandio ha spiegato: “Il recupero di calore dal nostro impianto di termovalorizzazione è la dimostrazione concreta di come l’innovazione tecnologica e la sostenibilità possano convergere per generare valore, ridurre lo spreco di risorse e promuovere una gestione più efficiente dell’energia. Questo intervento non solo contribuisce ad aumentare la resilienza energetica della città di Bergamo, ma rappresenta un notevole vantaggio ambientale: grazie al recupero di calore, evitiamo l’immissione in atmosfera di circa 15mila tonnellate di CO2 all'anno.
La sostenibilità è al centro delle politiche della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, che da tempo promuove iniziative a supporto delle piccole e medie imprese locali nella transizione ecologica ed energetica, in linea con le strategie territoriali per la riduzione dell’inquinamento e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Attraverso progetti volti a sostenere lo sviluppo sostenibile in tutte le sue dimensioni la Camera si impegna a garantire una crescita virtuosa e un’elevata qualità della vita per i residenti, nonché a posizionare Milano e il suo hinterland come destinazione sostenibile, in linea con le tendenze globali del turismo. In questo quadro, la partnership tra la Camera e la Fondazione Riccardo Catella, già avviata con successo nelle edizioni 2022 e 2023 del format “Dialoghi per l’ambiente”, si rinnova per l’edizione 2024 del “Back to the City Concert”, un evento unico che unisce musica, natura e cultura, celebrando il ritorno della cittadinanza dopo la pausa estiva.
La collaborazione con la Camera di Commercio arricchirà l’edizione 2024 con due appuntamenti di avvicinamento al grande evento, che mirano a promuovere la scoperta di quartieri meno noti, favorendo la visibilità delle attività commerciali e artigianali locali. L’11 settembre in piazza Schiavone (Bovisa) e il 12 settembre al Certosa District, si terranno due performance che uniscono jazz, rock e sonorità giapponesi, reinterpretando Mozart in chiave contemporanea.
Enfinity Global, società che opera nel settore delle energie rinnovabili, e Feralpi Group, uno dei maggiori produttori europei di acciaio, hanno firmato un contratto di acquisto di energia solare (Power Purchase Agreement - PPA) per la fornitura di 23 GWh all’anno di energia solare in Italia.
In base ai termini del contratto PPA di durata decennale, Feralpi riceverà energia pulita da una centrale solare da 15,5 MW di proprietà di Enfinity e situata in Emilia Romagna, in provincia di Ferrara. L’impianto è già in fase di realizzazione e l’avvio è previsto entro la fine del 2025. L'energia oggetto del contratto sarà fornita ai siti industriali di Feralpi nel Nord Italia, favorendo l’eliminazione da parte dell’azienda di 8.625 tonnellate di emissioni di anidride carbonica ogni anno, equivalente alle emissioni di 6.750 automobili in Italia all'anno. L'energia green fornita da Enfinity sosterrà la transizione energetica di Feralpi. All’interno della propria strategia ESG, il Gruppo siderurgico ha infatti definito un mix di leve per favorire la propria transizione energetica ed ecologica verso un acciaio a minori emissioni.
L’utilizzo di energie rinnovabili è una di queste. In particolare, Feralpi si è impegnata a ridurre le emissioni a effetto serra scope 1, 2 e 3 che rientrano nel core boundary della linea guida di settore per il ferro e acciaio del 50% entro il 2030 e a ridurre le restanti emissioni a effetto serra scope 3 del 25% sempre entro il 2030.
Per il quarto anno consecutivo il gruppo Cellularline, società attiva in Europa nel settore degli accessori per smartphone e tablet, ha pubblicato la nuova edizione del report ESG. Il metodo adottato per la misurazione dell'impatto ambientale e sociale è il BIA, Benefit Impact Assessment, sviluppato e promosso da B Lab, organizzazione non profit internazionale che certifica le B-Corp in tutto il mondo. Il processo di reporting delle performance segue lo standard del Global Reporting Initiative (GRI). In questo modo è possibile misurare oggettivamente una crescita evidente in quasi tutti gli ambiti in cui il Gruppo si è impegnato, con uno scatto del punteggio BIA overall – ovvero la somma dei punteggi delle cinque categorie sopraindicate – da 75,4 del 2022 a 78,7 nel 2023. A trainare la crescita in termini di punteggio BIA è l’impegno della società nei confronti dell’Ambiente, con 1,7 punti in più rispetto al 2022. Tra le diverse azioni di miglioramento, si evidenzia il raggiungimento del 70% di autosostentamento energetico con l’obiettivo dichiarato di aumentarne la percentuale al 100%, il rinnovo dell’Oasi Cellularline in collaborazione con 3Bee per la salvaguardia di 14 alveari (per un totale di 300.000 api) e la partecipazione – anche nel 2023 – al progetto 1% for the Planet, attraverso la donazione di una quota del fatturato appartenente alla linea di prodotti ecosostenibili BECOME.
I gas ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP) sono stati eliminati dal 97% dei prodotti con refrigeranti e sostituiti con gas a basso potenziale. Un risultato che ha portato a un importante riconoscimento del Gruppo nell’ultimo rapporto della Cool Coalition delle Nazioni Unite sull’industria del raffreddamento. Questo è solo uno dei risultati condivisi nel report.
Itelyum si conferma player di primo piano dell’economia circolare in Italia grazie a un business model incentrato sul recupero e riciclo dei rifiuti speciali, che ne ha fatto un soggetto unico nel Paese per dimensioni e servizio integrato: oggi infatti l’intero Gruppo ha la capacità di gestire circa un milione e ottocentomila tonnellate di rifiuti speciali all’anno, generando ricavi per più di 552 milioni di euro e raggiungendo indici di circolarità molto elevati, pari all’84%. È quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità 2022 di Itelyum presentato a Ecoforum 2023, pubblicato a poco più di un mese dalla celebrazione dei 60 anni di storia di Itelyum e che delinea il ruolo del Gruppo quale attore multifunzionale dell’economia circolare, con la sua gamma di servizi offerti alle diverse filiere industriali.
Sono diversi gli obiettivi di sostenibilità che vuole raggiungere BrianzAcque ed essi sono presenti anche nel Piano di Sostenibilità adottato nel 2020 con obiettivi allineati all’Agenda ONU 2030. Per quanto riguarda l’ambiente importante è la garanzia di distribuire un’acqua controllata, pulita e sicura; la riduzione e prevenzione della dispersione idrica, la lotta al cambiamento climatico, il maggiore utilizzo di energie provenienti da fonti rinnovabili. Fin dalla prima edizione del Bilancio di Sostenibilità, dal 2017, BrianzAcque ha avviato un percorso che ha coinvolto trasversalmente i diversi livelli di responsabilità aziendali.
Con Decreto Direttoriale n. 18 del 31/5/2024, il MASE ha aperto i termini per presentare le domande di aiuto al fine della compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio sostenuti da talune imprese nell’anno 2023. La domanda di aiuto potrà essere presentata, a decorrere dalle ore 9:00 del giorno 10 giugno 2024 e fino alle ore 19:00 del giorno 30 giugno 2024, utilizzando il modello reso disponibile sul sito web del soggetto gestore, firmato dal legale rappresentante e inviato al seguente indirizzo PEC fondotesi@pec.acquirenteunico.it con i relativi allegati.
Con il decreto 7082 del 09/05/2024, Regione Lombardia ha pubblicato la revisione degli allegati tecnici relativi le autorizzazioni alle emissioni in deroga, ai sensi del art.272 comma 2 e 3 del D.lgs 152/06. Le imprese che dovranno procedere al rinnovo dell'autorizzazione in deroga o presentare una nuova domanda di adesione, utilizzeranno i nuovi allegati tecnici dal n.2 al n.36. Le imprese con autorizzazione in deroga in scadenza (15 anni dalla data di presentazione della domanda di adesione) dovranno presentare la domanda di rinnovo almeno 45 giorni prima del termine di validità dell’autorizzazione.
L’incentivo è rivolto a strutturati progetti di investimento da parte delle piccole e medie imprese con l’obiettivo di conseguire delle significative riduzioni delle emissioni climalteranti - emissioni dirette ed indirette di gas ad effetto serra. E’ previsto un contributo a fondo perduto e una garanzia gratuita su finanziamenti da concedere a condizioni di mercato.
Dedicato alle piccole e medie imprese delle filiere della plastica e tessile, prevede contributi a fondo perduto per lo sviluppo di azioni di economia circolare per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti. Le domande possono essere presentate sino al 3 settembre 2024
La sostenibilità non è una scelta singola ma un sistema. E per le piccole e medie imprese è un fattore determinante per sostenere mercato e concorrenza. Perché le aziende, grandi e piccole, che affrontano il mercato con tutte le esigenze proposte dai consumatori, cercano sempre fornitori che, a loro volta, siano sostenibili. Questo favorisce filiere di aziende sostenibili che in questo modo aumentano il ranking tenuto conto che dal 2026 sarà obbligatoria la presentazione di un bilancio di sostenibilità, che, con riferimento all’anno fiscale 2025, diventerà obbligatoria per le aziende con più di 250 dipendenti. Resta aperta la soluzione per le piccole e qui l’Unione europea dovrà esprimersi. Per le Pmi la sostenibilità fa rima con competitività.
La sostenibilità sta diventando determinante anche per gli istituti di credito, perché è sinonimo di sicurezza imprenditoriale e anche così si spiega il boom dei fondi ESG, infatti le aziende sostenibili mostrano una durata e una solidità che le altre non hanno. Anche in banca un’azienda non sostenibile che va a chiedere un prestito, può essere considerata alla stessa stregua di un cattivo pagatore e quindi si concretizza un problema reale, non solo di tendenza. In pratica se non sei sostenibile rischi di uscire dal mercato.
Per comunicare sostenibilità l’abc è lo stesso per i grandi come per i piccoli. La prima cosa da mettere a fuoco è la trasparenza, se sei ambiguo scivoli verso green washing, che è quella bruttissima pratica di raccontare cose non vere (ci si gioca la credibilità del brand). L’altro fattore è la possibilità di misurare quanto prometti in termini di sostenibilità: la misurabilità infatti è fondamentale. Lo strumento principe per comunicare è il bilancio di sostenibilità, che contiene tanti numeri ma soprattutto racconta il percorso che l’azienda ha scelto per raggiungerla. Ma c’è un punto che va chiarito: la sostenibilità (assoluta) non esiste, c’è un percorso che, in divenire, descrive le performances dell’azienda.
Quando nel 2016 la sostenibilità è diventata quasi una moda, improvvisamente abbiamo scoperto che una infinità di aziende, sulla carta, erano sostenibili. Per qualcuno bastava inquinare un po’ meno, in fondo. In realtà non era e non è così. Alcune imprese sono convinte che basti un bollino in più nella “conciliazione” del personale senza badare però al versante ambientale: così non va bene. La sostenibilità va letta a 360 gradi, non basta osservarne un pezzo, va vista nell’insieme delle pratiche ESG.
In qualche caso la sostenibilità può essere un fattore distorsivo della competitività e succede quando la sostenibilità viene applicata in modo talebano, magari da burocrati e non da tecnici, che spesso ottengono degli effetti in realtà insostenibili e talvolta che favoriscono alcune tipologie di gruppi industriali o nazioni rispetto ad altre. Succede quando vengono generate delle leggi soprattutto a livello europeo molto miopi che tengono in considerazione solo una parte degli elementi che compongono la sostenibilità. Magari troppo spostate verso l’ambiente, ma dimenticandosi delle conseguenze sull’aspetto sociale come i posti di lavoro o il costo per raggiungere determinati obiettivi.
*Giornalista, docente al corso di Laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano. È autore del libro: Comunicare la Sostenibilità – Oltre il Greenwashing (2022) edito da Hoepli.
Aldo Bolognini Cobianchi
Docente di Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano
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