La piattaforma Ener2Crowd e Atlas SGR annunciano la partnership per il crowdlending ESG. Atlas SGR, attraverso Atlas PMI Destinazione Futuro, il proprio fondo di investimento alternativo dedicato alle piccole e medie imprese che ha ottenuto un investimento iniziale di 15 milioni di euro con un target di raccolta a due anni di 100 milioni di euro, è anchor investor di Ener2Crowd, piattaforma e app italiana di investimenti green. Per la prima volta un fondo di investimento istituzionale partecipa direttamente a campagne di crowdlending, riconoscendo la qualità ambientale dell’offerta e il basso profilo di rischio del portafoglio della piattaforma Ener2Crowd che ha fatto della ricerca del più basso tasso di default e di ritardi la propria missione.
La chiave dell’accordo è l’incontro tra i valori e gli obiettivi condivisi: promuovere lo sviluppo sostenibile e l’economia reale in modo efficace ed efficiente, per favorire lo sviluppo delle piccole e medie imprese italiane e per aumentare la sensibilità degli investitori verso investimenti green.
Atlas PMI Destinazione Futuro parteciperà con un investimento significativo a ogni campagna che risponda ai propri criteri relativi a impatti ambientali, tipologia di progetto e profilo di rischio, investendo insieme al crowd. Gli investimenti del Fondo potranno coprire fino al 50% del valore della singola campagna di crowdlending e ogni PMI potrà complessivamente ricevere nel tempo fino a 500.000,00€ di finanziamenti.
Ieri a Milano, nella sede di Palazzo Giureconsulti, sono stati presentati Encubator e INNO4GOV, i due programmi promossi da Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Politecnico di Milano e PoliHub per lo sviluppo di nuovi progetti per la trasformazione digitale e la sostenibilità, anche nel settore pubblico.
In questa occasione è stata annunciata la prima edizione di INNO4GOV, concepita dalla Camera di commercio per supportare la transizione digitale della PA che ad oggi necessita di una profonda trasformazione dei sistemi operativi dei servizi pubblici. I dati lo confermano: in Italia l'uso di servizi di e-government è cresciuto del 25% nel 2022. Il programma INNO4GOV si rivolge a spin off universitari, startup early stage e Pmi innovative che propongano lo sviluppo di soluzioni ad alto contenuto tecnologico legate al tema della trasformazione digitale e sostenibile nella Pubblica Amministrazione e nelle imprese.
Oltre al grant in denaro, uno dei due Team vincitori sarà affiancato nel processo di sperimentazione del progetto dalle business unit della Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi in un percorso di co-innovazione. Orientato al mondo dell'impresa, l'altra iniziativa presentata ieri e promossa da Camera di commercio, Politecnico di Milano e PoliHub è Encubator, giunto alla sua terza edizione. Si tratta di un programma per la realizzazione di progetti tecnologici in ambito climate tech e sostenibilità ambientale le cui candidature sono aperte fino al 10 novembre.
Versalis, società chimica di Eni, entra nel settore dell’arredamento e dell’home decor con il nuovo brand ReUp, creato per la produzione e la commercializzazione di soluzioni in plastica ottenuta in tutto o in parte da fonti rinnovabili o da riciclo.
A partire dal nome ReUp, che rappresenta l’ispirazione a ri-creare valore, il progetto ha l’obiettivo di realizzare una filiera che, con la collaborazione di designer, specialisti del settore e brand di home decor, punta a produrre oggetti di arredo con plastiche riciclate o di origine rinnovabile, mantenendo elevati standard di qualità, performance e design. ReUp prende il via con una collaborazione di rilievo con Vesta, azienda nata nel 2001, con cui Versalis ha già realizzato il restyling della sala riunioni del sito Versalis a Ravenna.
Questo progetto conferma e rafforza l’impegno di Versalis nella realizzazione di soluzioni innovative e sempre più sostenibili per il continuo sviluppo di nuovi mercati e applicazioni.
Un'iniziativa multinazionale, guidata dai governi e dedicata a promuovere la transizione globale verso un'economia sostenibile e basata sulla biotecnologia, ha presentato una nuova valutazione globale delle risorse di biomassa, che fornisce dati innovativi sulle forniture attuali e future di biomassa sostenibile in tutto il mondo.
I risultati consentiranno a scienziati, politici e leader del settore di esplorare le potenziali fonti di biomassa come base per una bioeconomia globale circolare e sostenibile, a sostegno di carburanti, prodotti chimici, materiali e altri prodotti puliti. La valutazione è stata condotta dai ricercatori dell'Oak Ridge National Laboratory del Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti, con il finanziamento del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e gestita dall'Ufficio per le tecnologie bioenergetiche del Dipartimento dell'Energia per conto dell'Iniziativa CEM Biofuture e di Mission Innovation.
Un portale associato per la condivisione dei dati sulle materie prime internazionali fornisce agli utenti un'analisi aggregata delle forniture di biomasse sostenibili, documentate in oltre 49 rapporti regionali e nazionali che coprono 55 Paesi. Sulla base di queste fonti, sono attualmente disponibili più di 2.740 milioni di tonnellate di forniture di biomassa sostenibile.
L’Università Cattolica del Sacro Cuore, attraverso ALTIS Graduate School of Sustainable Management e ALTEMS Alta Scuola di Economia e Management dei Sistemi Sanitari, ha lanciato il Master Executive in Management per la Sostenibilità in Sanità (EMaSS).
Questo innovativo percorso formativo, che si avvia nel marzo 2025, intende rispondere alla crescente domanda di competenze nel campo della sostenibilità sanitaria. Il Master, che si avvale della direzione scientifica di Matteo Pedrini, ordinario di Corporate Strategy e Gilberto Turati, ordinario di Scienza delle Finanze, si rivolge a professionisti del settore sanitario e industriale che vogliono sviluppare e promuovere la transizione sostenibile delle proprie organizzazioni.
Il programma prevede un approccio multidisciplinare, che combina la pianificazione strategica con la gestione delle risorse umane, l’analisi delle performance socio-ambientali e l’implementazione di pratiche sostenibili nella catena del valore sanitario. Attraverso moduli didattici che spaziano dalla governance e regolamentazione alla digitalizzazione e alla gestione degli impatti ambientali, i partecipanti acquisiranno competenze chiave per affrontare le sfide etiche, sociali e ambientali del settore sanitario. Il Master adotta una formula blended, con lezioni in presenza a Roma e Milano e attività di e-learning, e include esperienze pratiche come study tour e comunità di pratica per favorire il confronto con esperti del settore.
Siemens, tech company leader nell’industria, infrastrutture e mobilità, e Unareti, società del Gruppo A2A che gestisce circa 15mila km di rete per la distribuzione di energia elettrica e gas, hanno installato il primo quadro in media tensione isolato in gas privo di SF6 (gas fluorurati a effetto serra) in Italia.
La sperimentazione consentirà di portare l’elettricità in una zona di Milano utilizzando la tecnologia “Clean Air”, che impiega gas di origine naturale. Grazie a questo progetto pilota, Unareti è il primo Distribution Service Operator (DSO) del Paese ad adottare un quadro di distribuzione di energia elettrica costituito da componenti naturali dell'aria, più rispettoso dell’ambiente e adatto a tutte le temperature di esercizio.
Unareti ha scelto di affidarsi nuovamente a Siemens – impegnata ad accompagnare i propri clienti nel loro percorso di trasformazione energetica e digitale – utilizzando per la sperimentazione il nuovo quadro 8DJH24 che, combinando l’aria pulita per l’isolamento con la comprovata tecnologia degli interruttori di media tensione, è la soluzione naturale e sostenibile per sostituire l'SF6 nei quadri di media tensione. Le innovazioni che caratterizzano il “portafoglio blu GIS” messo a punto dalla società tedesca, hanno già superato tutte le obbligatorie certificazioni italiane e sono anche da tempo diffusamente utilizzate in Europa, forti della loro peculiarità di essere IoT-ready, ovvero pronte per una connessione sicura e veloce in rete.
Il Bilancio di Sostenibilità 2023 rappresenta la seconda edizione di reportistica di sostenibilità per Assolombarda, ed è stato redatto su base volontaria per mostrare il proprio impegno in ambito di sostenibilità nei confronti degli stakeholder interni ed esterni. Questo documento riflette l’impegno di Assolombarda nel perseguire pratiche aziendali responsabili ed evidenzia i progressi compiuti dall’Associazione nel corso dell’anno 2023, nonché le sfide incontrate lungo il percorso. In questo quadro, Assolombarda è attivamente impegnata a promuovere la sostenibilità in tutti i suoi aspetti per favorire lo sviluppo delle imprese e del territorio e diffondere una cultura ESG.
Per il quarto anno consecutivo il gruppo Cellularline, società attiva in Europa nel settore degli accessori per smartphone e tablet, ha pubblicato la nuova edizione del report ESG. Il metodo adottato per la misurazione dell'impatto ambientale e sociale è il BIA, Benefit Impact Assessment, sviluppato e promosso da B Lab, organizzazione non profit internazionale che certifica le B-Corp in tutto il mondo. Il processo di reporting delle performance segue lo standard del Global Reporting Initiative (GRI). In questo modo è possibile misurare oggettivamente una crescita evidente in quasi tutti gli ambiti in cui il Gruppo si è impegnato, con uno scatto del punteggio BIA overall – ovvero la somma dei punteggi delle cinque categorie sopraindicate – da 75,4 del 2022 a 78,7 nel 2023. A trainare la crescita in termini di punteggio BIA è l’impegno della società nei confronti dell’Ambiente, con 1,7 punti in più rispetto al 2022. Tra le diverse azioni di miglioramento, si evidenzia il raggiungimento del 70% di autosostentamento energetico con l’obiettivo dichiarato di aumentarne la percentuale al 100%, il rinnovo dell’Oasi Cellularline in collaborazione con 3Bee per la salvaguardia di 14 alveari (per un totale di 300.000 api) e la partecipazione – anche nel 2023 – al progetto 1% for the Planet, attraverso la donazione di una quota del fatturato appartenente alla linea di prodotti ecosostenibili BECOME.
I gas ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP) sono stati eliminati dal 97% dei prodotti con refrigeranti e sostituiti con gas a basso potenziale. Un risultato che ha portato a un importante riconoscimento del Gruppo nell’ultimo rapporto della Cool Coalition delle Nazioni Unite sull’industria del raffreddamento. Questo è solo uno dei risultati condivisi nel report.
Itelyum si conferma player di primo piano dell’economia circolare in Italia grazie a un business model incentrato sul recupero e riciclo dei rifiuti speciali, che ne ha fatto un soggetto unico nel Paese per dimensioni e servizio integrato: oggi infatti l’intero Gruppo ha la capacità di gestire circa un milione e ottocentomila tonnellate di rifiuti speciali all’anno, generando ricavi per più di 552 milioni di euro e raggiungendo indici di circolarità molto elevati, pari all’84%. È quanto emerge dal Bilancio di sostenibilità 2022 di Itelyum presentato a Ecoforum 2023, pubblicato a poco più di un mese dalla celebrazione dei 60 anni di storia di Itelyum e che delinea il ruolo del Gruppo quale attore multifunzionale dell’economia circolare, con la sua gamma di servizi offerti alle diverse filiere industriali.
Con Decreto Direttoriale n. 18 del 31/5/2024, il MASE ha aperto i termini per presentare le domande di aiuto al fine della compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio sostenuti da talune imprese nell’anno 2023. La domanda di aiuto potrà essere presentata, a decorrere dalle ore 9:00 del giorno 10 giugno 2024 e fino alle ore 19:00 del giorno 30 giugno 2024, utilizzando il modello reso disponibile sul sito web del soggetto gestore, firmato dal legale rappresentante e inviato al seguente indirizzo PEC fondotesi@pec.acquirenteunico.it con i relativi allegati.
Con il decreto 7082 del 09/05/2024, Regione Lombardia ha pubblicato la revisione degli allegati tecnici relativi le autorizzazioni alle emissioni in deroga, ai sensi del art.272 comma 2 e 3 del D.lgs 152/06. Le imprese che dovranno procedere al rinnovo dell'autorizzazione in deroga o presentare una nuova domanda di adesione, utilizzeranno i nuovi allegati tecnici dal n.2 al n.36. Le imprese con autorizzazione in deroga in scadenza (15 anni dalla data di presentazione della domanda di adesione) dovranno presentare la domanda di rinnovo almeno 45 giorni prima del termine di validità dell’autorizzazione.
L’incentivo è rivolto a strutturati progetti di investimento da parte delle piccole e medie imprese con l’obiettivo di conseguire delle significative riduzioni delle emissioni climalteranti - emissioni dirette ed indirette di gas ad effetto serra. E’ previsto un contributo a fondo perduto e una garanzia gratuita su finanziamenti da concedere a condizioni di mercato.
Dedicato alle piccole e medie imprese delle filiere della plastica e tessile, prevede contributi a fondo perduto per lo sviluppo di azioni di economia circolare per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti. Le domande possono essere presentate sino al 3 settembre 2024
La sostenibilità non è una scelta singola ma un sistema. E per le piccole e medie imprese è un fattore determinante per sostenere mercato e concorrenza. Perché le aziende, grandi e piccole, che affrontano il mercato con tutte le esigenze proposte dai consumatori, cercano sempre fornitori che, a loro volta, siano sostenibili. Questo favorisce filiere di aziende sostenibili che in questo modo aumentano il ranking tenuto conto che dal 2026 sarà obbligatoria la presentazione di un bilancio di sostenibilità, che, con riferimento all’anno fiscale 2025, diventerà obbligatoria per le aziende con più di 250 dipendenti. Resta aperta la soluzione per le piccole e qui l’Unione europea dovrà esprimersi. Per le Pmi la sostenibilità fa rima con competitività.
La sostenibilità sta diventando determinante anche per gli istituti di credito, perché è sinonimo di sicurezza imprenditoriale e anche così si spiega il boom dei fondi ESG, infatti le aziende sostenibili mostrano una durata e una solidità che le altre non hanno. Anche in banca un’azienda non sostenibile che va a chiedere un prestito, può essere considerata alla stessa stregua di un cattivo pagatore e quindi si concretizza un problema reale, non solo di tendenza. In pratica se non sei sostenibile rischi di uscire dal mercato.
Per comunicare sostenibilità l’abc è lo stesso per i grandi come per i piccoli. La prima cosa da mettere a fuoco è la trasparenza, se sei ambiguo scivoli verso green washing, che è quella bruttissima pratica di raccontare cose non vere (ci si gioca la credibilità del brand). L’altro fattore è la possibilità di misurare quanto prometti in termini di sostenibilità: la misurabilità infatti è fondamentale. Lo strumento principe per comunicare è il bilancio di sostenibilità, che contiene tanti numeri ma soprattutto racconta il percorso che l’azienda ha scelto per raggiungerla. Ma c’è un punto che va chiarito: la sostenibilità (assoluta) non esiste, c’è un percorso che, in divenire, descrive le performances dell’azienda.
Quando nel 2016 la sostenibilità è diventata quasi una moda, improvvisamente abbiamo scoperto che una infinità di aziende, sulla carta, erano sostenibili. Per qualcuno bastava inquinare un po’ meno, in fondo. In realtà non era e non è così. Alcune imprese sono convinte che basti un bollino in più nella “conciliazione” del personale senza badare però al versante ambientale: così non va bene. La sostenibilità va letta a 360 gradi, non basta osservarne un pezzo, va vista nell’insieme delle pratiche ESG.
In qualche caso la sostenibilità può essere un fattore distorsivo della competitività e succede quando la sostenibilità viene applicata in modo talebano, magari da burocrati e non da tecnici, che spesso ottengono degli effetti in realtà insostenibili e talvolta che favoriscono alcune tipologie di gruppi industriali o nazioni rispetto ad altre. Succede quando vengono generate delle leggi soprattutto a livello europeo molto miopi che tengono in considerazione solo una parte degli elementi che compongono la sostenibilità. Magari troppo spostate verso l’ambiente, ma dimenticandosi delle conseguenze sull’aspetto sociale come i posti di lavoro o il costo per raggiungere determinati obiettivi.
*Giornalista, docente al corso di Laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano. È autore del libro: Comunicare la Sostenibilità – Oltre il Greenwashing (2022) edito da Hoepli.
Aldo Bolognini Cobianchi
Docente di Scienze Umanistiche per la Comunicazione, Università degli Studi di Milano
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