Edison Next, società del Gruppo Edison che accompagna aziende, pubblica amministrazione e territori nel loro percorso di decarbonizzazione e transizione ecologica, ha ottenuto l’assegnazione di due tranche di contributi a fondo perduto previsti dal bando PNRR per un ammontare complessivo di oltre 2,3 milioni di euro che va a integrare gli investimenti previsti dalla società per lo sviluppo di punti di ricarica ultraveloci e veloci per veicoli elettrici sulle strade extraurbane e nei centri urbani in Italia.
Tale bando PNRR, appena concluso, è stato indetto per selezionare i migliori progetti finalizzati allo sviluppo dell’infrastruttura di ricarica fast e ultrafast entro la fine del 2025. Nel dettaglio, Edison Next investirà nella realizzazione, manutenzione e gestione in totale di 272 punti di ricarica, di cui 172 veloci situati presso parcheggi pubblici nei centri urbani in provincia di Lodi, Pavia, Monza Brianza, Brescia, Treviso e Belluno e 100 ultraveloci presso stazioni di rifornimento lungo le strade extraurbane in provincia di Brescia, Ferrara, Roma, Padova, Verona e Rovigo.
Le infrastrutture di ricarica saranno dotate della migliore tecnologia disponibile sul mercato e avranno una potenza di almeno 90 kW nei centri urbani e una potenza di 250 kW sulle strade extraurbane per soddisfare le esigenze di ricarica di mezzi leggeri e pesanti. L’iniziativa mira a sostenere la diffusione capillare sul territorio di punti di ricarica per veicoli elettrici così da permettere all’Italia di dotarsi dell’infrastruttura necessaria per il concreto sviluppo della mobilità elettrica.
Dalma Mangimi, primo gruppo italiano nella produzione di ingredienti sostenibili per mangimi animali a base di ex-prodotti per alimentazione umana, controllato da Nextalia SGR S.p.A., evolve in 'Regardia' e si lancia alla conquista di nuovi marchi e nuovi mercati. Una trasformazione che riflette il ruolo di una realtà nata nel 1981 oggi leader in Italia nella circular economy.
Con una proiezione di fatturato per il 2024 di 50 milioni di euro, in significativo incremento rispetto al 2023 e circa 120 dipendenti (+20% anno su anno), Regardia ha iniziato il proprio percorso di consolidamento con l’acquisizione a luglio 2024 della maggioranza di Zoo Assets, società attiva nella distribuzione d’integratori, e sta valutando ulteriori acquisizioni volte a rafforzare il proprio posizionamento sul mercato con l’obiettivo di diventare la piattaforma italiana leader nella circular economy focalizzata sulla riduzione dello spreco alimentare e il player di riferimento per le aziende del settore.
Già ad oggi i risultati della valutazione del Life Cycle Assessment hanno rivelato come, adottando il prodotto Regardia, si riduca sensibilmente la necessità di usare prodotti agricoli per l’alimentazione animale. Nel dettaglio, il prodotto Regardia può sostituire dal 20% al 30% degli ingredienti tradizionali all’interno di una razione giornaliera. Adottando questa strategia nell’ambito dell’allevamento di bovini, suini e pollame, rispetto a una dieta 100% convenzionale, si possono ottenere un decremento del 26% nell’emissione di gas serra, del 20% del consumo di acqua e del 21% del suolo coltivato per i bovini.
Dalma Mangimi, primo gruppo italiano nella produzione di ingredienti sostenibili per mangimi animali a base di ex-prodotti per alimentazione umana, controllato da Nextalia SGR S.p.A., evolve in 'Regardia' e si lancia alla conquista di nuovi marchi e nuovi mercati.
Una trasformazione che riflette il ruolo di una realtà nata nel 1981 oggi leader in Italia nella circular economy. Con una proiezione di fatturato per il 2024 di 50 milioni di euro, in significativo incremento rispetto al 2023 e circa 120 dipendenti (+20% anno su anno), Regardia ha iniziato il proprio percorso di consolidamento con l’acquisizione a luglio 2024 della maggioranza di Zoo Assets, società attiva nella distribuzione d’integratori, e sta valutando ulteriori acquisizioni volte a rafforzare il proprio posizionamento sul mercato con l’obiettivo di diventare la piattaforma italiana leader nella circular economy focalizzata sulla riduzione dello spreco alimentare e il player di riferimento per le aziende del settore.
Già ad oggi i risultati della valutazione del Life Cycle Assessment hanno rivelato come, adottando il prodotto Regardia, si riduca sensibilmente la necessità di usare prodotti agricoli per l’alimentazione animale. Nel dettaglio, il prodotto Regardia può sostituire dal 20% al 30% degli ingredienti tradizionali all’interno di una razione giornaliera.
Il Gruppo 24 ORE, il principale gruppo editoriale italiano specializzato in economia, finanza e servizi professionali, amplia la propria offerta di soluzioni avanzate per la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG) grazie all’accordo con Cribis, società del Gruppo CRIF che fornisce informazioni, soluzioni e consulenza alle imprese.
L’offerta di strumenti digitali, formativi e informativi, con cui il Gruppo 24 ORE supporta quotidianamente professionisti e aziende nell'integrazione dei principi ESG, si arricchisce con Valore24 ESG Score, la nuova piattaforma di score rating dedicata alle PMI sviluppata in collaborazione con Cribis utilizzando lo standard Synesgy e concepita per aiutare i professionisti nel guidare le aziende in un percorso di valutazione e miglioramento delle proprie performance ESG, con l’obiettivo di offrire un servizio innovativo di autovalutazione e un prezioso supporto strategico.
Valore24 ESG Score, disponibile per i professionisti e Capifiliera, è una piattaforma intuitiva che supporta le PMI nel monitoraggio e miglioramento delle proprie politiche ESG. Attraverso un questionario dettagliato, qualitativo e quantitativo, l’utente può ottenere un report personalizzato con un self-assessment ESG per valutare il proprio livello di sostenibilità, un piano d’azione con suggerimenti su azioni di miglioramento specifiche, un benchmark settoriale per confrontarsi con altre aziende, un monitoraggio continuo per verificare nel tempo la coerenza delle proprie politiche con i principi ESG, un attestato ESG utile per migliorare trasparenza e reputazione.
Il settore dell’allumino punta sulla sostenibilità e sulle nuove competenze dei giovani per far fronte alle sfide che tutta la filiera deve affrontare, sia a livello nazionale che europeo. Secondo l’Osservatorio MECSPE relativo al secondo quadrimestre del 2024, gli imprenditori del comparto alluminio stanno prestando maggiore attenzione alla sostenibilità: più di 4 di loro su 10 reputano la propria azienda molto o abbastanza sostenibile, un aumento dell’8% rispetto al quadrimestre precedente.
Tale attenzione si rispecchia anche nella Governance aziendale, dove i criteri ESG assumono un ruolo strategico, verso i quali le aziende stanno dimostrando interesse: il 33% delle aziende afferma di avere già implementato o di stare implementando i criteri ESG, mentre un 25% dichiara di avere tutta l’intenzione di farlo a breve. Per quanto riguarda le competenze, le aziende guardano sempre con più interesse i giovani talenti già formati per inserire nuovo personale preparato; infatti, circa un’azienda su 3 sta già collaborando con università e ITS, mentre un altro terzo dei rispondenti afferma di avere intenzione di attivare collaborazioni a breve per offrire opportunità di lavoro ai giovani entro il prossimo anno.
Le figure maggiormente ricercate sono operai specializzati 53% e tecnici specializzati (47%). Se circa un quarto degli imprenditori guarda a Università, ITS e IFTS per introdurre nuove competenze in azienda, più della metà investe in corsi di formazione per aggiornare le competenze del personale esistente.
Urban Vision celebra il quinto anno consecutivo di collaborazione con la Milano Fashion Week, confermandosi partner di riferimento per la comunicazione innovativa e tecnologica di uno degli eventi più attesi nel panorama internazionale della moda. Per tutte e quattro le edizioni previste nel 2025, il gruppo metterà a disposizione il proprio expertise per trasformare le strade di Milano in uno spazio urbano di connessione tra creatività e tecnologia, rendendo l’esperienza ancora più accessibile e inclusiva per il pubblico.
L’edizione di gennaio sarà trasmessa sull’imponente impianto LED Mercanti, una degli schermi di digital out-of-home più impattanti del centro di Milano. Situato in un punto strategico della città, il maxi-led screen trasmetterà in diretta streaming gli attesi i fashion shows pensati per coinvolgere i cittadini e regalare un’esperienza immersiva e di forte impatto visivo. L’edizione di febbraio vedrà il ritorno del Fashion LED Cube, un’installazione tecnologica che ha già conquistato il pubblico nella scorsa edizione.
Posizionata nel Fashion Hub, questa struttura digitale di grande impatto integra design, creatività e innovazione, capace di trasformare ogni evento in un’esperienza immersiva capace di attrarre appassionati di moda e visitatori da tutto il mondo. Con quattro schermi LED progettati per trasmettere contenuti in tempo reale, il Fashion LED Cube è sinonimo di spettacolarità e connessione, rendendo l’evento accessibile in modo originale e coinvolgente.
Arriva Italia, società che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale in Valle d’Aosta e nelle province di Torino, Brescia, Bergamo, Lecco e Cremona, oltre a effettuare collegamenti aeroportuali, servizi di noleggio, mobilità per grandi eventi e il servizio di trasporto per studenti con disabilità nel comune di Roma Capitale – prosegue il proprio percorso verso una gestione sempre più sostenibile, consolidando il proprio impegno con la pubblicazione del Bilancio di Sostenibilità 2023, per il secondo anno con la consulenza di Amapola Società Benefit.
Il Bilancio di Sostenibilità 2023 rappresenta la seconda edizione di reportistica di sostenibilità per Assolombarda, ed è stato redatto su base volontaria per mostrare il proprio impegno in ambito di sostenibilità nei confronti degli stakeholder interni ed esterni. Questo documento riflette l’impegno di Assolombarda nel perseguire pratiche aziendali responsabili ed evidenzia i progressi compiuti dall’Associazione nel corso dell’anno 2023, nonché le sfide incontrate lungo il percorso. In questo quadro, Assolombarda è attivamente impegnata a promuovere la sostenibilità in tutti i suoi aspetti per favorire lo sviluppo delle imprese e del territorio e diffondere una cultura ESG.
Per il quarto anno consecutivo il gruppo Cellularline, società attiva in Europa nel settore degli accessori per smartphone e tablet, ha pubblicato la nuova edizione del report ESG. Il metodo adottato per la misurazione dell'impatto ambientale e sociale è il BIA, Benefit Impact Assessment, sviluppato e promosso da B Lab, organizzazione non profit internazionale che certifica le B-Corp in tutto il mondo. Il processo di reporting delle performance segue lo standard del Global Reporting Initiative (GRI). In questo modo è possibile misurare oggettivamente una crescita evidente in quasi tutti gli ambiti in cui il Gruppo si è impegnato, con uno scatto del punteggio BIA overall – ovvero la somma dei punteggi delle cinque categorie sopraindicate – da 75,4 del 2022 a 78,7 nel 2023. A trainare la crescita in termini di punteggio BIA è l’impegno della società nei confronti dell’Ambiente, con 1,7 punti in più rispetto al 2022. Tra le diverse azioni di miglioramento, si evidenzia il raggiungimento del 70% di autosostentamento energetico con l’obiettivo dichiarato di aumentarne la percentuale al 100%, il rinnovo dell’Oasi Cellularline in collaborazione con 3Bee per la salvaguardia di 14 alveari (per un totale di 300.000 api) e la partecipazione – anche nel 2023 – al progetto 1% for the Planet, attraverso la donazione di una quota del fatturato appartenente alla linea di prodotti ecosostenibili BECOME.
I gas ad alto potenziale di riscaldamento globale (GWP) sono stati eliminati dal 97% dei prodotti con refrigeranti e sostituiti con gas a basso potenziale. Un risultato che ha portato a un importante riconoscimento del Gruppo nell’ultimo rapporto della Cool Coalition delle Nazioni Unite sull’industria del raffreddamento. Questo è solo uno dei risultati condivisi nel report.
Con Decreto Direttoriale n. 18 del 31/5/2024, il MASE ha aperto i termini per presentare le domande di aiuto al fine della compensazione dei costi indiretti delle emissioni di carbonio sostenuti da talune imprese nell’anno 2023. La domanda di aiuto potrà essere presentata, a decorrere dalle ore 9:00 del giorno 10 giugno 2024 e fino alle ore 19:00 del giorno 30 giugno 2024, utilizzando il modello reso disponibile sul sito web del soggetto gestore, firmato dal legale rappresentante e inviato al seguente indirizzo PEC fondotesi@pec.acquirenteunico.it con i relativi allegati.
Con il decreto 7082 del 09/05/2024, Regione Lombardia ha pubblicato la revisione degli allegati tecnici relativi le autorizzazioni alle emissioni in deroga, ai sensi del art.272 comma 2 e 3 del D.lgs 152/06. Le imprese che dovranno procedere al rinnovo dell'autorizzazione in deroga o presentare una nuova domanda di adesione, utilizzeranno i nuovi allegati tecnici dal n.2 al n.36. Le imprese con autorizzazione in deroga in scadenza (15 anni dalla data di presentazione della domanda di adesione) dovranno presentare la domanda di rinnovo almeno 45 giorni prima del termine di validità dell’autorizzazione.
L’incentivo è rivolto a strutturati progetti di investimento da parte delle piccole e medie imprese con l’obiettivo di conseguire delle significative riduzioni delle emissioni climalteranti - emissioni dirette ed indirette di gas ad effetto serra. E’ previsto un contributo a fondo perduto e una garanzia gratuita su finanziamenti da concedere a condizioni di mercato.
Dedicato alle piccole e medie imprese delle filiere della plastica e tessile, prevede contributi a fondo perduto per lo sviluppo di azioni di economia circolare per conseguire la riduzione ed una migliore gestione dei rifiuti. Le domande possono essere presentate sino al 3 settembre 2024
L’Italia nei prossimi anni si troverà dinanzi alcune sfide che saranno strategiche per il futuro del paese e per le prospettive di lavoro e di vita delle giovani generazioni.
Il Governo avverte in pieno la responsabilità delle scelte da compiere per assicurare all’Italia un percorso di sostenibilità ambientale, di competitività economica, di occupazione duratura, qualificata, in grado si raccogliere e alimentare la tradizione di eccellenza di cui siamo portatori in molti comparti produttivi.
In questo ambito assumono valenza fondamentale le decisioni da assumere in campo energetico. Abbiamo degli impegni internazionali in materia ambientale a cui intendiamo tener fede perché riteniamo il global warming una minaccia concreta e attuale per l’umanità e, nello specifico, anche per il nostro territorio, sempre più spesso devastato dagli eventi meteo estremi che causano lutti e danni gravissimi.
L’obiettivo di fondo è giungere alla “neutralità carbonica” nel 2050: un traguardo che vedrà certamente come fonte principale d’energia le rinnovabili a cui negli ultimi due anni abbiamo dato una spinta importante passando dai 3 GW istallati del 2022 ai 7,5 di quest’anno con un aumento del 150%. Ci stiamo quindi avvicinando al target di 8-10 gigawatt l’anno entro il 2030 che ci siamo dati nel Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).
Il nostro impegno su questo fronte è superiore al passato, e i numeri lo testimoniano, ma non basta. Nei prossimi anni e decenni l’Italia avrà bisogno di energia, di molta energia in più, un fabbisogno destinato a crescere e moltiplicarsi anche a causa delle applicazioni dell’intelligenza artificiale, del diffondersi dei data center. Una crescita significativa della domanda che avrà bisogno di un altrettanto significativo incremento della disponibilità. Le rinnovabili da sole non possono far fronte a questa crescita, non potrebbero nemmeno se coprissimo il paese di pannelli solari e pale eoliche, e sappiamo quanti ostacoli trovino oggi in sede locale – la Sardegna docet – gli impianti green.
Avremo bisogno di più energia perché senza energia non c’è sviluppo. Io non credo alla “decrescita felice”, penso che la decrescita sia infelice e porti povertà e rabbia.
L’Italia, per il suo futuro deve disporre energia che deve essere affidabile, continua, sicura. E il nucleare rappresenta il complemento ideale alle rinnovabili: il nuovo nucleare, quello dei piccoli reattori a breve, quello della fusione a medio termine.
Il nucleare serve anche ad abbassare i prezzi in bolletta. Non è un caso che l’energia costa significativamente meno che da noi in paesi che hanno una quota importante di produzione da nucleare.
E sono convinto che anche l’opinione pubblica, specie quella giovane – come rilevano alcuni sondaggi – veda l’energia nucleare come una fonte importante per il futuro sostenibile dell’Italia.
Il nucleare moderno e sicuro è uno strumento chiave per la decarbonizzazione del paese. Ho sempre detto che al governo non spetta costruire nuove centrali, anche perché le vecchie grandi centrali appartengono al passato. Il compito del governo è scrivere le regole e garantire sicurezza.
Siamo impegnati su più binari. All’inizio del 2025 presenteremo una proposta di legge delega che indicherà un percorso normativo e un nuovo schema di governance. Perché, se da un lato l’economia, il mondo delle imprese sta lavorando a progetti a breve e a lungo termine, dall’altro bisogna riformare il sistema delle norme per rendere possibile la produzione in Italia.
Sarà necessaria una authority e quindi l’ISIN, l’attuale Ispettorato Nazionale per la Sicurezza Nucleare e la Radioprotezione, dovrà essere rafforzato in rapporto a nuovi compiti di controllo e licensing.
Per usare una metafora calcistica: oggi abbiamo molte squadre pronte alla partita, ma non abbiamo il campo di gioco, le regole da rispettare e un l’arbitro pronto a disciplinare un nuovo comparto energetico.
Io credo che noi decisori politici abbiamo la responsabilità di indicare soluzioni che siano positive per l’oggi e in grado di garantire una prospettiva al paese.
È questa la logica che ci spinge anche ad incentivare la ricerca sulla fusione, a partecipare alle ricerche e sperimentazioni a livello mondiale, a guardare con fiducia a questa energia che sarà pulita e inesauribile.
La scelta di inserire nel PNIEC anche il nucleare nel mix energetico da qui al 2050 – con un range che va dall’11 al 22% - è una scelta per l’ambiente, per l’economia, per le tasche dei cittadini. È una scelta di competitività del sistema paese, è una scelta seria di decarbonizzazione, è una scelta che punta a un’Italia più moderna e più sicura.
Gilberto Pichetto Fratin
Ministro dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica
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